venerdì 27 settembre 2013

LE DIECI COSE CHE NON SOPPORTO NEI FILM - nuova versione

1) In ogni film ambientato a Parigi, si vede benissimo la Tour Eiffel da ogni finestra e terrazza. Ho abitato a Parigi, in Rue Masseran, vicinissimo alla Tour Eiffel, al quinto piano, e nessuno nel condominio la vedeva.

2) "spero che tu sappia quello che fai" "lo spero anch'io"


     Variazione dei film avventurosi: 
"lei sa pilotare questo aereo-treno-bus-trattore-elicottero-triciclo-pedalò?" 
"io no! e lei?"


3) Nei film americani: il protagonista lascia una riunione di lavoro importantissima o un congresso dove lui deve parlare per correre alla stazione/aeroporto/metropolitana ad inseguire la sua amata e dirle ti amo, mentre la gente intorno si ferma ad applaudire. Nella vita vera, lui perde il lavoro, la gente intorno gli dice vai a lavorare e lei gli dice vai a cagare.

4) Quando uno dei personaggi viaggia su treno/pullman sta sempre comodissimo, c'è sempre pochissima gente, sta sempre seduto composto anche in un viaggio di 10 ore, non cambia mai posizione, guarda fuori dal finestrino, non si gratta, non mangia, non dorme, non si stravacca.

5) Solo nei film italiani: gli attori disoccupati vivono soli in loft, attici enormi ordinatissimi e pulitissimi, vanno al ristorante quasi ogni sera o in locali strafighi, se mangiano a casa cucinano piatti elaborati serviti in piatti da ristorante, tavola apparecchiata come in un castello, mai un piatto di spaghetti mezzi freddi o una scatoletta di tonno davanti alla tv.

6) Sopratutto nei film italiani: il creativo in crisi (disegnatore, regista, artista) mentre sta nella sua bellissima casa, vedi 5), ad annoiarsi, è inseguito giorno e notte dal suo agente che gli offre soldi, contratti, feste, fighe, champagne e lui lo evita in tutti i modi. Nel mondo reale succede l'esatto contrario.

7) Nei film degli anni '60-primi '70, tutti hanno in casa solo un disco, il 45 giri con la colonna sonora del film stesso, quando dicono "ascoltiamo un poco di musica?" mettono sempre e solo quello, però la musica non esce dal giradischi ma direttamente dagli amplificatori del cinema.


 8) Si svegliano di colpo. sempre nei loro appartamenti fighissimi, in letti enormi tra grandi cuscini colorati, vedi 5)   in un attimo scendono dal letto, in cinque minuti si lavano, in totale quindici minuti dal risveglio sono vestiti elegantissimi ed escono. Non accendono mai la luce, perché la casa è illuminata da luce naturale esterna come in Barry Lindon, questo anche a Torino a novembre con l'ora legale. 

9) Nei film horror americani: quando due ragazzi conoscono due belle ragazze e fanno una scampagnata, si allontanano il più possibile dalla strada principale, evitando gente, negozi, centri abitati, cercano la strada più desolata, appena incontrano un tipo che si muove con aria losca, magari con una motosega in mano o un pezzo di cadavere in tasca, subito cercano in ogni modo di attaccare bottone con lui, insistono fino a farsi invitare a casa per la notte, quando poi sono da soli nella casa del tipo strano cercano di litigarci e di irritarlo in ogni modo. 

10) Nei film americani escono di casa o dall'hotel, fanno un cenno e subito un taxi enorme fighissimo si ferma con una frenata che gli distrugge mezzo pneumatico.

Nei film italiani, fanno due passi e si ferma proprio davanti  il tram o bus che serve, salgono senza timbrare il biglietto, il bus è sempre semivuoto e si siedono comodissimi, vedi 4)


                                                      (ANDREA DAZ)