venerdì 6 gennaio 2012

PARTENDO DA DOVE?


Ho voluto inserire anche questo, che è carino, anche se datato, si capisce anche dal riferimento conclusivo al treno pendolino... certo, non avevo passato l'estate a pensare a questo come scrivevo all'inizio, ma mi era venuto in mente per associazione di idee al mio ritorno da una vacanza a Rimini e mi ero molto documentato poi a casa prima di scriverlo. Ispirato e dedicato ad Achille Campanile e alle sue conferenze sul nulla. (A.D.)




Ci ho pensato tutta l'estate, ed ora vi espongo il risultato delle mie elucubrazioni:  nella nota canzone, Riccardo Cocciante dice testualmente che "andrei a piedi certamente a Bologna per un amico".

La cosa gli fa onore, però quello che mi ha tolto appunto il sonno, in questi lunghi mesi estivi, è: ma partendo da dove? Dalle mappe, possiamo evincere che la distanza da Budrio è di 18,72km in linea d'aria, mentre da Sasso Marconi è sui 17,2 km, entrambe buone distanze, ma niente di sensazionale per un buon camminatore, e se poi volendo fare il furbetto l'amico si ferma una sera a Bologna a casa di Guccini per poi riprendere il cammino e andare da Cocciante?

Vogliamo invece considerare che l'amico voglia partire da più lontano, proprio per sottolineare l'importanza del suo gesto, per esempio da Firenze (107,5 km) o da Roma (ben 378 km), nel quale caso davvero diventa un impresa degna di nota, anche considerando che l'amico si fermi più volte durante il tragitto, del resto non è specificato nel testo la velocità o la durata richiesta, quindi l'amico potrebbe salire a piedi da Roma fermandosi molte volte.

Qui però intervengono altre questioni, per esempio: la camminata avviene in estate o in inverno? l'amico è sano di costituzione, oppure è obeso, cardiopatico, diabetico? Nel quale caso, basterebbe ampiamente una camminata da Casalecchio di Reno (l8,9 km) per dimostrami l'amicizia.Nel caso di obesità dell'amico, potrebbe anche essere una ottima cura dimagrante, perché mantenendo un andatura di 4 km/ora l'amico brucia 150 calorie e 6 grammi di grasso. Camminando invece a 6 km/ora, brucia le stesse calorie in 27 minuti, ma brucia solo 3 grammi di grasso, aumentando il consumo di carboidrati. Solo che il suo peso specifico influisce sull'attrito con l'asfalto, infatti se  la massa di 1Kg peso 1 Kgp il numero che esprime la densità di un corpo in Kg/m3 fornisce anche la misura del suo peso specifico in Kgp/m3.
Ricordiamo però che nel S.I. le forze si misurano in N e non in Kgp. Pertanto, volendo esprimere il peso specifico di un  corpo nel S.I. bisogna moltiplicare per 9.8 il suo valore espresso in Kgp/m3. Ad esempio, il peso specifico dell'asfalto nel S.I. varia da un minimo di 1100 kg/mc ad un massimo di 1500 kg/mc (la variazione del peso specifico dipenda dal fatto che nell'asfalto il contenuto di carbonato di calcio in genere varia tra il 50% e il 90%, mentre quello di bitume naturale si attesta tra il 7% e il 15%; la restante parte è costituita da altri materiali minerali e sostanze volatili).

Ora, se aggiungiamo l'attrito che il camminatore obeso esercita sull'asfalto rapportato al suo peso corporeo ed a condizioni esterne variabili come asfalto ammorbidito dal caldo afoso (come scritto sopra, dal testo di Cocciante non si evince l'importante informazione se l'amico va a piedi in estate o in inverno), tutto questo innesca reazioni nell'organismo che portano a un aumento dell'appetito e quindi al consumo di cibo. E qui si innesta un altro problema, variabile a seconda delle condizioni climatiche esterne: mentre l'amico obeso cammina per raggiungermi, si trova a passare proprio in una delle zone d'Italia note per la buona cucina, tra tortellini, zamponi, cotechini, mortadelle e via andare, temo che, dato che non viene fissato un limite di tempo per arrivare a Bologna, l'amico si fermi troppo spesso ad ogni bar-trattoria lungo il cammino, per raggiungermi forse dopo qualche giorno, più obeso di prima e ubriaco. Nel caso di camminata in inverno, il freddo aiuta a bruciare le calorie acquisite e a dissolvere i fumi del lambrusco, ma in caso di maratona estiva, se avesse voluto sacrificarsi e non mangiare nulla durante il tragitto per darmi una ulteriore dimostrazione di amicizia non richiesta, poi arriva a casa mia a Bologna tutto sudato, stanco, affamato, con le scarpe sporche di asfalto (vedi sopra) ...a questo punto mi conviene?

 E considerando che io non abito a Bologna, bensì a Milano, e quindi per arrivare all'appuntamento sono dovuto andare fino a Bologna e affittare una casa, tra le mie enormi spese e la sua enorme fatica, ne valeva la pena? non era meglio se veniva a Milano con il pendolino e mi invitava in pizzeria??

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